Perchè il Tartufo Bianco cresce a San Miniato
Il tartufo è spesso chiamato l’oro bianco della terra, o anche diamanti della tavola. Perché questi accostamenti cosi particolari? Prendiamo ad esempio i diamanti. Essi sono composti da un unico elemento: il carbonio. Questo elemento, insieme ad altri e in particolari condizioni, è diventato il fulcro per una serie di molecole più complesse da cui è scaturita la vita, che si è evoluta nel tempo in tutte le sue forme, essere umano compreso.
Nelle epoche preistoriche ci sono state forme di vita vegetali che hanno colonizzato il pianeta, crescendo e sviluppandosi, finchè non sono morte; nel tempo sono state sepolte da strati successivi di terreno e si sono lentamente trasformate, diventando carbone. Nel sottosuolo questo carbone, quando si è trovato sottoposto a pressioni elevatissime a seguito degli spostamenti della crosta terrestre, è mutato ancora e si è trasformato in diamanti. Ecco quindi che la concomitanza di una serie di fattori ha portato alla formazione, in talune località della terra ben localizzate, di qualcosa di unico e molto prezioso.
Qualcosa del genere avviene anche per quanto riguarda il tartufo: perché si formi occorre la concomitanza di una serie di fattori che concorrono a costituire quello che viene indicato come habitat. L’habitat è infatti definito come l’insieme di fattori naturali che consentono o favoriscono la presenza e la diffusione di una determinata specie (pianta o animale).
Il tartufo per poter crescere ha bisogno di condizioni molto particolari e specifiche, che non si trovano ovunque, e che si localizzano in pochissimi ambienti, specie per il Tartufo Bianco che è presente solo in Italia e pochi altri luoghi. Ecco che si comprende l’importanza del mantenimento e della conservazione di questi ambienti e delle loro peculiarità.
Entrando nel merito, i fattori che concorrono all’habitat adatto per il Tartufo Bianco sono: il terreno (fattore base), il clima (fattore predisponente), la vegetazione (fattore scatenante).